In questi giorni si sta assistendo ad una serie di dissensi da parte dei cittadini crotonesi sulla questione strisce blu a pagamento per i parcheggi in città ad opera di alcune delibere dell’Amministrazione Comunale. Un piccolo excursus legislativo: il codice della strada, in particolare all’art. 7, comma 8, stabilisce che il Comune può predisporre aree a parcheggio con custodia o in concessione o con installazione di dispositivi di controllo della durata, ma deve riservare un’adeguata area destinata a parcheggio gratuito. Ed in questo senso è intervenuta anche la Cassazione a Sezioni Unite, nella quale sentenza dichiara l’illegittimità per violazione dell’art. 7 del Codice della strada di tutte le delibere Comunali e Ordinanze Sindacali che, tranne per alcune zone determinate, istituiscono parcheggi a pagamento senza riservare nelle vicinanze spazi adeguati destinati alla libera sosta. L’alternanza di strisce blu e bianche è tra l’altro confermata in numerose altre sentenze. Il problema nasce in quanto nessuna disposizione prevede che cosa si intende per “adeguati spazi” quindi parliamo di quantità non determinata, togliendo di fatto la possibilità di poter eventualmente vincere ricorsi per multe ricevute. Ma al di là del profilo giuridico, mi chiedo, se in una città come Crotone, considerata da IlSole24Ore ultima città d’Italia per qualità della vita e servizi, dove impervia tra l’altro una grave disoccupazione, con un reddito pro capite pari a 11,527 euro all’anno, se si sia usato il buon senso nel determinare la situazione attuale. Esempio eclatante è nei pressi dell’Ospedale Civile S. Giovanni di Dio, dove finanche le poche strisce bianche sono state eliminate. Non dovrebbe essere difficile capire che non si può amministrare allo stesso modo una città come Crotone che a differenza di tantissime altre città non ha mezzi di trasporto efficienti che la collegano per evitare di usare quelli propri. Italia del Meridione, quindi, scende in campo e chiede all’Amministrazione Comunale di rivedere le delibere e di avere particolare riguardo, al di là del profilo giuridico, soprattutto nei confronti dei bisognosi di cure e dei dipendenti del nostro nosocomio che dovrebbero sopportare un costo elevatissimo, si parla circa di 10 euro al giorno e calcolando la carenza di organico, che porta a coprire ore in più e finanche doppi turni giornalieri, porterebbero i dipendenti a dover sborsare anche fino a 20 euro al giorno. Inoltre, facciamo nostre le lamentele espresse da parte degli ammalati e dei parenti che fanno loro visita.
Crotone non merita una tale gestione del proprio territorio, che non solo non ne riconosce la sua grandezza e la sua storia ma che viene meno anche di fronte alle esigenze primarie ed una governance intelligente che mette al primo posto il benessere della propria comunità.
Bruna Inzillo
Segretario Cittadino Kr Italia del Meridione