Siamo giunti al termine di un disegno politico capeggiato dalla Lega Nord, che se dovesse trovare in numeri all’interno della maggioranza di governo, segnerebbe definitivamente e sostanzialmente la fine di quella tanto ambita e mai realizzata Unità d’Italia. La proposta di legge a firma Calderoli, sancisce inequivocabilmente la dipendenza “di questo governo” dalle logiche e strategie politiche della Lega, di cui da sempre è portavoce e bandiera di interessi e personalismi che trovano il loro confine naturale nel Triveneto. Parliamo del partito più subdolo della Repubblica italiana, che da sempre ha saputo cavalcare il malcontento nazionale, mascherandosi da paladino della giustizia sociale e allungando le proprie velleità fino al sud. Ma ciò che ancor di più deve far riflettere è l’immobilismo politico del partito della premier e del cavaliere, un immobilismo dettato da fattori contrastanti con tutto ciò che ha consentito loro negli ultimi 10 anni di accaparrarsi smisuratamente fiducia e consensi nelle regioni del centro – sud, e che oggi sono pronti a disattendere e tradire. Il passaggio di una tale distruttiva e disunitaria riforma sull’autonomia differenziata significherebbe definitivamente, oltre che la fine dell’Italia sociale perché accentuerebbero le disparità economiche e sociali, anche la fine del partito politico “inteso come associazione tra persone accomunate da una medesima visione”. Oggi, palesemente le posizioni dei leader dei partiti (dei capi) è chiaramente legge indiscussa che si sostituisce alla visione dei partiti, alla democrazia.
Per questi motivi, come Italia del Meridione facciamo appello alla coscienza popolare, da nord a sud, a tutti quei cittadini che non intendo più sottostare alla logica dei capi di partito, a tutti coloro che vedono in questa riforma l’ennesimo e forse definitivo ‘scippo al sud’, a chi crede che ‘L’Italia è una ed indivisibile’ e l’invito è di unirsi a questa battaglia. IdM ha alzato definitivamente le barricate e lancia un chiaro segnale di protesta attraverso una manifestazione pacifica. Giorno 1º Marzo, infatti, ci mobiliteremo ritrovandoci a Roma in Piazza dei Santi Apostoli, per dire No a questa Autonomia Differenziata: Insieme per un Paese più equo, un Paese più giusto, un Paese più unito!
Giuseppe Perri
Vicesegretario Federale Italia del Meridione